25 ottobre 2020 - 13:45

Il Papa annuncia 13 nuovi cardinali: 6 gli italiani, concistoro il 28 novembre

Tra gli elettori scelti Semeraro, Lojudice e Gambetti, Custode di Assisi. La porpora anche agli ultraottantenni Cantalamessa, Feroci e Tomasi. L’arcivescovo di Washington, che «sgridò» Trump, diventa il primo cardinale afroamericano nella storia degli Usa

di Gian Guido Vecchi

Il Papa annuncia 13 nuovi cardinali: 6 gli italiani, concistoro il 28 novembre Papa Francesco annuncia il concistoro all’Angelus
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CITTÀ DEL VATICANO «Il prossimo 28 novembre, alla vigilia della prima domenica d’Avvento, terrò un concistoro per la nomina di 13 nuovi cardinali». L’annuncio del Papa, dopo la recita dell’Angelus, porta con sé alcune sorprese e diverse nomine significative. Francesco ha nominato nove cardinali elettori in un eventuale Conclave e quattro cardinali ultraottentenni. Tra i nove nuovi elettori, riceveranno la porpora tre italiani: Marcello Semeraro, 73 anni a dicembre, appena nominato prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi (al posto del cardinale Angelo Becciu, costretto a dimettersi dopo lo scandalo degli investimenti della Segreteria di Stato); Augusto Paolo Lojudice, 56 anni, dall’anno scorso arcivescovo di Siena, già vescovo ausiliare di Roma e prima ancora, per otto anni, parroco a Tor Bella Monaca, alla periferia estrema della capitale; e il padre francescano Mauro Gambetti, 55 anni martedì, Custode del Sacro Convento di Assisi, il più giovane del concistoro. Nella Curia, oltre a Semeraro, diventa cardinale anche monsignor Mario Grech, 63 anni, maltese, nominato il mese scorso segretario generale del Sinodo dei vescovi. Attesa, ma molto significativa in questo momento, è la nomina di monsignor Wilton D. Gregory, 72 anni, arcivescovo di Washington, scelto da Francesco l’anno scorso come primo pastore afroamericano nella storia della capitale americana: ora diventa il primo cardinale afroamericano nella storia degli Usa. Dopo la dura repressione contro i manifestanti intorno alla Casa Bianca, il presidente Donald Trump si era fatto fotografare e filmare con la moglie davanti alla statua di Giovanni Paolo II nel Santuario nazionale di Washington, una comparsata che l’arcivescovo della capitale aveva criticato con durezza: «Trovo sconcertante e riprovevole che qualsiasi istituzione cattolica accetti di essere manipolata e che di essa si faccia cattivo uso in maniera da violare i nostri principi religiosi, che invece ci chiamano a difendere i diritti di tutte le persone, anche di quelle con le quali possiamo non essere d’accordo». Significativa anche la porpora a Celestino Aós Braco, 75 anni, nominato l’anno scorso arcivescovo di Santiago del Cile, un frate cappuccino scelto per dare fiducia ai fedeli dopo lo scandalo pedofilia che ha travolto il clero locale. Gli altri cardinali elettori saranno Antoine Kambanda, 62 anni, arcivescovo di Kigaki, in Ruanda (sopravvissuto al genocidio del 1994: tutti i membri della sua famiglia furono uccisi, tranne un fratello che vive in Italia); Jose Fuerte Advincula, 68 anni, arcivescovo filippino di Capiz; e Cornelius Sim, 69 anni, Vicario Apostolico di Brunei. Anche tra i quattro non elettori ci sono tre italiani: diventano cardinali il padre cappuccino Raniero Cantalamessa, 86 anni, predicatore della Casa pontificia; monsignor Enrico Feroci, 80 anni, a lungo direttore della Caritas di Roma; e l’arcivescovo Silvano Maria Tomasi, 80 anni, per anni Osservatore permanente della Santa sede all’Onu. A loro si aggiunge Felipe J. Arizmendi Esquivel, 80 anni, messicano, vescovo emerito di San Cristobál de las Casas, nel Chiapas.

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