13 gennaio 2020 - 12:10

Nomine Rai, il Pd si prepara a votare contro: Coletta a Rai1, Di Meo a Rai2, Calandrelli a Rai3

Resta da definire il fronte dell’informazione: i Tg restano intoccati e manca anche la nomina agli Approfondimenti giornalistici.

di Antonella Baccaro

Nomine Rai, il Pd si prepara a votare contro: Coletta a Rai1, Di Meo a Rai2, Calandrelli a Rai3
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Il Pd con la sua consigliera Rita Borioni si preparano a votare contro ( al massimo ad astenersi) in cda le nomine appena varate dall’Ad Salini: Stefano Coletta a Rai1, LudovicoDi Meo a Rai2 e Silvia Calandrelli a Rai3. Sono queste le nuove direzioni delle reti Rai proposte dall’amministratore delegato Fabrizio Salini al consiglio di amministrazione che si riunirà domani. I relativi curricula sono stati appena depositati secondo procedura. Il manager ha tenuto fede alla sua linea non andando a toccare le direzioni dei Tg, così come invece gli aveva richiesto il Pd.

A Coletta (quota Pd), che proviene da Rai3, va la direzione del genere Prime Time, cioè l’intrattenimento serale; a Di Meo, Cinema e Serie Tv; a Calandrelli, proveniente da Rai Cultura con l’appoggio del Pd, va anche l’Intrattenimento Culturale, che poi è l’emanazione dell’attuale Rai Cultura. A Angelo Teodoli va il Coordinamento dei Generi; a Duilio Giammaria la direzione Rai Documentari; a Franco Di Mare, il Day Time; a Luca Milani, Rai Kids. Eleonora Andreatta resta alla direzione del genere Fiction, in un ruolo che già riveste da 8 anni.

L’unica novità rispetto alle previsioni è la direzione di Rai3 a Calandrelli anziché a Di Mare, considerato in quota grillina. Nella seconda rete si verifica l’insolita sovrapposizione tra un direttore in quota leghista al Tg2, Gennaro Sangiuliano e un nuovo direttore, vicino a Fratelli d’Italia. Del resto, anche sulla terza rete si ritrovano una direttrice del Tg e una della Rete in quota sinistra. Resta tutto da definire il fronte dell’informazione: non solo i Tg restano intoccati ma manca anche la nomina agli Approfondimenti giornalistici per la quale direzione era in predicato Antonio Di Bella, che oggi dirige Rainews24.

Ma il Pd si prepara all’arrembaggio. Il suo, in cda, «sarà un voto contro Salini e contro la sua ostinazione a mantenere l’informazione in mano a Lega e 5Stelle- dicono dal Nazareno- Al Tg1 e Tg3 c’è solo Di Maio, al Tg2 e sulle Testate regionali esiste solo Salvini e la Lega. E il responsabile di questo squilibrio è solo Salini. Senza nulla togliere a Coletta, Calandrelli e Giammaria, che sono ottimi nomi, noi siamo contro questo Ad che non riesce a garantire il pluralismo nell’informazione della Rai».

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