6 agosto 2020 - 09:57

Ghiacciaio Val Ferret, scatta l’allerta crollo: evacuate 70 persone. «Rischio crollo istantaneo»

Quindici residenti e oltre cinquanta turisti che occupano una trentina di case saranno allontanati dalle abitazioni a causa del possibile crollo del ghiacciaio di Planpincieux

di Enrico Marcoz

Ghiacciaio Val Ferret, scatta l'allerta crollo: evacuate 70 persone. «Rischio crollo istantaneo»
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COURMAYEUR — È scattata alle prime ore del mattino l’evacuazione della parte bassa della val Ferret, sopra Courmayeur, minacciata dal crollo del ghiacciaio di Planpincieux (massiccio Monte Bianco). Si tratta di una settantina di persone, tra turisti e residenti, che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni e sono stati accompagnati a valle dalle forze dell’ordine. L’allarme è scattato mercoledì pomeriggio, dopo che i tecnici della Regione Valle d’Aosta e di Fondazione Montagna Sicura hanno rilevato una nuova zona «critica» formata da circa 500 mila metri cubi di ghiaccio «instabili»: «È il volume del Duomo di Milano. Un campo da calcio con sopra 80 metri di ghiaccio. Nella sua caduta è in grado di fare notevoli danni e di fare anche molta strada» ha dichiarato in conferenza stampa Valerio Segor, dirigente dell’Assessorato regionale della Valle d’Aosta delle Opere pubbliche. Il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, al termine di una lunga riunione ha firmato mercoledì sera l’ordinanza che dispone la chiusura della vallata (considerata uno dei «gioielli» delle Alpi e molto affollata in questi giorni di estate).

Caldo anomalo

«Per i residenti valuteremo le soluzioni da adottare mentre i turisti dovranno trovare altre soluzioni», ha detto il primo cittadino. La «situazione di rischio avrà una durata ridotta stimata in almeno tre giorni», si legge nell’ordinanza comunale. Sono state istituite una zona rossa e una zona gialla a seconda del rischio. «Le persone che si trovano fuori dalle zone a rischio possono scegliere di restare in Val Ferret se ritengono di essere autonomi (anche rispetto alle scorte alimentari) per il periodo di almeno tre giorni» spiegano in Municipio. Ad incidere sul movimento della massa glaciale è il trend «anomalo” delle temperature», con un rialzo termico previsto in queste ore dopo giorni di relativo freddo.

La prima allerta

La prima allerta sul ghiacciaio di Planpincieux risale al 24 settembre 2019, quando un tratto della val Ferret era stato chiuso per quasi due mesi a causa del pericolo di crollo di una porzione da 250 mila metri cubi. Immediatamente è stato avviato il monitoraggio della massa di ghiaccio.

«Rischio crollo istantaneo»

C’è un «rischio crollo istantaneo» della porzione da circa 510 mila metri cubi. Lo ha detto il glaciologo di Fondazione montagna sicura, Fabrizio Troilo, in conferenza stampa. La situazione rispetto all’autunno scorso è diversa, in quanto ora c’è «un corpo enorme di ghiaccio appoggiato alla roccia, completamente slegato dalla dinamica a monte». Rispetto «alla crisi del 2019» questa situazione causata dallo shock termico è «limitata nel tempo» dato che il blocco o «va incontro a destabilizzazione» o la situazione rientra.

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