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Roberta Ragusa, la figlia Alessia Logli diventa miss: «Mia madre sarebbe felice»
Ha conquistato il titolo «Miss Grand Prix on the web». Aveva 11 anni quando la donna venne uccisa dal marito condannato in via definitiva. Anche se lei continua a difendere il padre: «È innocente»
PISA — Il babbo Antonio Logli, condannato con sentenza definitiva a 20 anni di carcere per l’omicidio e la distruzione di cadavere della moglie Roberta Ragusa, ha giurato di essere innocente. E pochi giorni fa ha annunciato la richiesta di revisione del processo, una decisione condivisa dalla figlia Alessia, 19 anni, che ha sempre creduto all’innocenza del padre. Alessia lo ha ripetuto anche dopo aver vinto il concorso di bellezza «Miss Grand Prix on the web 2020». In un’intervista rilasciata al Messaggero ha poi spiegato che la mamma, Roberta Ragusa, «sarebbe stata felice del titolo che ho conquistato. Mi sosteneva ogni giorno».
Alessia ha raccontato di aver tatuato il nome di sua madre sul corpo perché era molto legata a lei che aveva capito la sua passione per la moda. «Mamma mi permetteva di scegliere da sola i vestiti da indossare. Entrare nel mondo della moda sarebbe quasi portare avanti quel gioco. Penso sarebbe stata davvero felice del titolo che ho conquistato. Mi ha sostenuta ogni giorno».
La sentenza
Alessia ha raccontato di voler cercare un lavoro nel settore della moda e di aspettarsi alcune proposte dopo essere diventata miss, ma è anche convinta di continuare a studiare. «Mi iscriverò alla facoltà di Economia all’Università di Pisa». Anche il fratello di Alessia, Daniele 23 anni, è sempre stato convinto che il babbo sia stato condannato ingiustamente. Antonio Logli è stato riconosciuto colpevole dopo tre gradi di giudizio che si sono basati su processi indiziari. Anche secondo la Cassazione è stato lui, la notte tra il 13 e il 14 gennaio del 2012 (la stessa del naufragio della Costa Concordia), ad uccidere Roberta Ragusa, la madre dei suoi due figli e ad occultare il cadavere mai più ritrovato. L’omicidio sarebbe accaduto dopo un violento litigio perché la donna, che aveva compiuto da poco 45 anni, aveva scoperta una relazione del marito con Sara Calzolaio, un’amica già babysitter dei figli. I figli, Daniele Alessia prima della sentenza definitiva avevano inviato una lettera ai giudici della Cassazione nei quali chiedevano di assolvere Logli «perché uomo innocente e padre amorevole».