1 ottobre 2019 - 09:44

Incidente nello stabilimento Fca
a Cassino: muore operaio 40enne

È successo nella notte nello stabilimento di Piedimonte San Germano. L’uomo, Fabrizio Greco, sarebbe rimasto schiacciato da una pressa a freddo bloccata. Sindacati, sciopero di 8 ore. La Procura di Cassino indaga per omicidio colposo

di Redazione online

Incidente nello stabilimento Fca  a Cassino: muore operaio 40enne
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Incidente sul lavoro nella notte nello stabilimento Fca di Piedimonte San Germano, in provincia di Frosinone. La vittima è Fabrizio Greco, operaio di Pontecorvo, sposato e padre di due bambine, che avrebbe computo 40 anni tra pochi giorni. L’incidente è avvenuto al reparto presse a freddo. Sul posto i carabinieri della compagnia di Cassino. Da una prima ricostruzione, sembra che la vittima stesse spostando, insieme ad un altro collega, un macchinario usato per lo stampaggio delle lamiere per rimetterlo in magazzino quando, a causa di un oscillazione, ci sarebbe stato l’urto con il macchinario pesantissimo che lo ha ferito al collo e lo avrebbe sbalzato.

Omicidio colposo

La Procura di Cassino ha aperto un fascicolo per omicidio colposo in relazione alle morte dell’operaio 40enne rimasto schiacciato da una pressa nello stabilimento Fca. Il procuratore Luciano D’Emmanuele ha affidato le indagini al sostituto Valentina Maisto, che attende un’informativa dei Carabinieri.

Sciopero

Fim, Fiom e Uilm di Cassino hanno dichiarato uno sciopero di 8 ore su tutti e tre i turni. «La salute e la sicurezza sul lavoro sono «un requisito ed un diritto imprescindibile. Non si può e non si deve morire durante il lavoro - affermano le segreterie territoriali, con le Rsa dello stabilimento -, esprimendo «cordoglio e vicinanza ai familiari della vittima». Cordoglio è stato espresso in una nota anche dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Furlan: «Serve mobilitazione»

La segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, ha scritto su Twitter: «È agghiacciante la morte del giovane operaio alla Fca di Cassino. Ancora una tragedia inaccettabile in un luogo di lavoro. La Cisl è vicina alla sua famiglia. Serve una mobilitazione di tutta la società civile e provvedimenti urgenti sulla sicurezza. Bisogna fermare questa strage. Il cordoglio non basta».

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