22 febbraio 2019 - 11:54

Thyssen, ordine d’arresto in Germania per i due dirigenti condannati in Italia

Dalla notte del rogo in cui morirono bruciati sette operai, nel 2007 a Torino, è cominciata una lunga querelle tra Roma e Berlino sull’esecutività della pena

di Marco Imarisio

Thyssen, ordine d’arresto in Germania per i due dirigenti condannati in Italia
shadow

Il tribunale di Essen ha emanato un ordine di arresto nei confronti dell’ex amministratore delegato della Thyssen Krupp Acciai Speciali Harald Espenhahn e dell’ex consigliere Gerald Priegnitz, condannati in via definitiva il 13 maggio 2016 dalla nostra Corte di Cassazione per omicidio colposo plurimo.

La vicenda è difficile da dimenticare
. La notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007 morirono sette operai durante il rogo nello stabilimento di Torino, che era da tempo destinato alla chiusura. Espenhahn venne condannato a nove anni di reclusione, Preignitz a sei. Da allora è cominciata una querelle tra Italia e Germania sull’esecutività della pena. La richiesta di estradizione venne dichiarata non ammissibile in quanto entrambi gli imputati sono di cittadinanza tedesca. Cominciò una serie di rinvii e inciampi, a cominciare dall’accusa di errata traduzione della sentenza definitiva, che rallentarono la procedura. Sia l’attuale governo che il precedente hanno più volte sollecitato le autorità tedesche a riconoscere ed eseguire la sentenza. Qualora i due dirigenti dovessero essere arrestati, sconterebbero comunque una pena di 5 anni, questo prevede l’ordinamento tedesco.

Per la prima volta, qualcosa si muove. I legali di Espenhahn e Priegnitz questa mattina hanno subito presentato un ricorso per impedire l’ingresso in carcere dei loro assistiti. Sarà discusso nei prossimi giorni dalla Corte di Appello di Hamm. E dovrebbe essere davvero l’ultimo ostacolo. A piccoli passi, ma prima o poi la giustizia arriva.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT