15 dicembre 2018 - 07:41

Palermo, uccide il marito mentre dorme: aiutata dai figli

La coppia ha 4 figli, la donna esasperata dai continui litigi. In manette anche i ragazzi di 20 e 21 anni. Oggi la donna avrebbe dovuto sporgere denuncia

di Redazione Online

Palermo, uccide il marito mentre dorme: aiutata dai figli
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Alla fine, hanno confessato: sono stati tutti e tre, madre e i due figli di 20 e 21 anni, ad accoltellare Pietro Ferrara, 45 anni, mentre dormiva. Inizialmente la donna, Salvatrice Spataro, anche lei 45enne, casalinga, aveva confessato di aver ucciso il marito da sola. «Venite subito... ho colpito con diverse coltellate mio marito mentre dormiva, accanto a me c’è mio figlio, è tutto insanguinato...», aveva detto al telefono al 118 subito dopo il delitto. Ma «ci siamo subito resi conto dopo i sopralluoghi della scientifica e dei miei uomini che a partecipare all’omicidio erano state più persone. Tutte e tre hanno confessato. L’uomo è stato ucciso prima con alcune coltellate inferte dalla moglie e subito dopo dai figli», ha detto Rodolfo Ruperti, capo della squadra mobile di Palermo. In manette sono finiti così la donna ma anche i figli Mario, di 20 anni, e Vittorio di 21. Sono accusati anche loro come la madre di omicidio. La coppia, che ha quattro figli (i piccoli erano a dormire a casa della nonna), litigava spesso. I tre sono stati portati in carcere al Pagliarelli, tra le scene di dolore dei parenti.

L’ipotesi sul movente: liti e maltrattamenti

«I coltelli utilizzati, che abbiamo sequestrati - ha riferito inoltre Ruperti - sono uno da cucina, molto grosso, utilizzato dalla moglie, mentre i due ragazzi hanno utilizzato due coltelli da macelleria, in quanto in passato hanno lavorato in esercizio di questo tipo», ha detto ancora Ruperti. Il gesto sarebbe scaturito dopo maltrattamenti e litigi che duravano da tempo e sui quali la polizia sta indagando.

Oggi la donna doveva sporgere denuncia

«Non c’era stata mai alcuna denuncia nei confronti della vittima, nonostante venga definita violenta, e questo appare strano. Non c’è traccia di interventi di volanti, di referti dei pronto soccorso; nulla, se non una presa di contatto proprio ieri mattina da parte di un figlio della signora con ufficiali di pg ai quali ha raccontato di maltrattamenti subiti, prendendo un appuntamento per oggi, per conto della madre. La donna avrebbe dovuto formalizzare una denuncia per maltrattamenti», ha detto Rodolfo Ruperti, capo della squadra mobile di Palermo commentando l’omicidio di Falsomiele.

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