Brescia, don Corazzina celebra in Sicilia la messa con la tuta da ciclista: duro richiamo del Vescovo |Il video della messa incriminata

di Redazione Brescia

Pierantonio Tremolada: «Occorre fare ammenda e chiedere umilmente scusa: ti chiedo poi di scegliere un gesto penitenziale, che intervenga a riparare quanto accaduto»

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«Il contesto, l’abbigliamento, il modo di trattare le sacre specie, la libertà nel formulare le orazioni e la stessa preghiera eucaristica, alcune battute fuori luogo e infelici. Non si può condividere tutto questo». Lo scrive il Vescovo di Brescia Pierantonio Tremolada in una lettera a don Fabio Corazzina, il parroco del quartiere di Fiumicello (in città) che durante un tour in Sicilia (per l’iniziativa «Percorri la pace») ha celebrato messa a Mazara del Vallo con un completo da ciclista. Don Corazzina è parroco di sostanza e non di forma (è stato coordinatore nazionale di Pax Christi) da sempre vicino agli ultimi, agli umiliati e offesi, qualunque essi siano, da sempre in prima linea per la Pace. Ma questa volta, a detta del vescovo, il mancato rispetto della «forma» (qui il video della messa incriminata, pubblicata in diretta da don Corazzina lo scorso 11 settembre sulla sua pagina Facebook) è giudicata eccessiva.

Il video è stato pubblicato sui social dal sacerdote, circa dieci giorni fa: le immagini sono diventate via via virali, sino a suscitare l’ira del Vescovo, peraltro impegnato in queste settimane in una dura riabilitazione dopo il trapianto di midollo cui è stato sottoposto. «Mi stupisce — scrive il vescovo — che tu non abbia pensato alle conseguenze di un simile atto, per altro intenzionalmente portato all’attenzione pubblica. Come non rendersi conto dello sconcerto e del dolore che avrebbe provocato, e di fatto ha provocato, in chi ama profondamente l’Eucaristia e la pongono al centro della loro vita di fede? Qui occorre davvero fare ammenda e chiedere umilmente scusa. Ti presto io la voce, lo faccio io a nome tuo nei confronti di tanti che si sono scandalizzati e mi aspetto che tu condivida con me questo bisogno. Ti chiedo poi di scegliere un gesto penitenziale, che esprima la consapevolezza della tua responsabilità e in qualche modo intervenga a riparare quanto accaduto» conclude il vescovo.

20 settembre 2022 (modifica il 20 settembre 2022 | 12:19)