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Esplosione alla centrale elettrica Enel del bacino di Suviana, sull’Appennino bolognese: tre morti, feriti gravi e sei dispersi

foto da Facebook
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Tre elisoccorso in volo, sul posto carabinieri e vigili del fuoco. L’impianto a Bargi, nel comune di Camugnano, è dell’Enel. Il sindaco: “Un incendio a 30 metri di profondità”. I locali dove è avvenuto l’incidente sono al piano meno nove e risultano allagati

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BOLOGNA – Un’esplosione si è verificata alla diga del bacino di Suviana, sull’Appennino bolognese, oggi pomeriggio intorno alle 15. Il bilancio è tragico. tre morti, tre feriti e sei dispersi. Sul posto carabinieri e una settantina di vigili del fuoco di Ravenna, Pavullo e Bologna, cinque ambulanze, un’automedica.

L’esplosione, dalle prime informazioni, sarebbe avvenuta in un generatore collegato a una turbina. La centrale idroelettrica di Bargi, nel Comune di Camugnano, è dell’Enel. Costruita sulla sponda del lago di Suviana, è la più potente dell’Emilia Romagna. Sul posto si stanno recando il prefetto di Bologna Attilio Visconti e il sindaco Matteo Lepore. “Stanno verificando cosa è successo, anche sul numero dei feriti e dei dispersi al momento non ci sono certezze. Dobbiamo ancora capire, credo stessero facendo dei lavori di manutenzione nella centrale" dice il prefetto.

Lo scoppio al piano meno nove

I locali dov'è avvenuta l'esplosione si trovano al livello meno 9 e "sono sommersi, secondo le indicazioni di chi è sceso lungo il condotto" spiega il comandante dei vigili del fuoco di Bologna, Calogero Turturici. “C'è molto fumo per accedere ai locali, stiamo provando a smaltirlo anche per abbassare le temperature, poi quando arriveremo al piano dell'incidente potremo fare i conti con maggiore precisione, anche dopo aver contattato il responsabile Enel". Al momento, conclude, "non si sa ancora da cosa sia dipeso l'evento: a quei piani ci sono i trasformatori, ma in assenza di qualche testimonianza non si può dire quale sia la causa".

Il sindaco di Camugnano: “Incendio a 30 metri di profondità”

"Quattro persone ferite in maniera seria sono state portate via, altre sono ancora dentro l’impianto. Si tratta di tecnici Enel o di ditte appaltatrici” riferisce il sindaco di Camugnano Marco Masinara. “Pare sia scoppiato un incendio al piano meno nove, la centrale è tutta sotto il livello del lago a circa 30 metri profondità”.

La paura nei dintorni del lago

In rete, sulle pagine Facebook dei dintorni del lago, si diffondono le prime immagini della tragedia accompagnate dai racconti di chi ha visto o sentito transitare a tutta velocità i mezzi di soccorso in direzione del lago artificiale dell'Appennino. "Ecco il motivo di tutte quelle sirene", "ho visto le ambulanze e i vigili", "deve essere una cosa grave... continuano a passare mezzi con la sirena spianata già da Marzabotto", scrivono in diversi dai paesi che sorgono sulla Sp64 Porrettana.

Le reazioni

'Purtroppo c'è stata una brutta notizia in Emilia Romagna, stiamo seguendo con apprensione gli sviluppi della situazione, siamo solidali con tutte le famiglie preoccupate per il destino dei loro cari". Lo ha detto Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri.

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