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Alta tensione nel nord del Kosovo dopo uccisione del poliziotto

Alta tensione nel nord del Kosovo dopo uccisione del poliziotto

Generale condanna.Aggressori sarebbero rifugiati in un monastero

PRISTINA, 24 settembre 2023, 16:33

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Nella zona di Banjska, il villaggio del nord del Kosovo teatro la notte scorsa di uno scontro a fuoco nel quale un poliziotto kosovaro è rimasto ucciso e altri due feriti, si sentono ancora sporadiche sparatorie, e si ipotizzano altri scontri fra polizia e bande criminali. A riferirlo sono i media a Pristina, secondo cui sul posto stanno affluendo ingenti unità di polizia, che bloccano strade e incroci sensibili della zona. L'ingresso in Kosovo è stato chiuso ai due importanti valichi di Jarinje e Brnjak, al confine con la Serbia.
    Sempre secondo i media kosovari, i responsabili dell'attacco armato contro la pattuglia di polizia si sarebbero rifugiati in un monastero serbo ortodosso a Banjska. Il premier Kurti, che accusa gruppi criminali e contrabbandieri serbi, ha convocato il consiglio di sicurezza, mentre si susseguono reazioni di dura condanna dell'attacco alla pattuglia di polizia.
    Sul posto è giunto il capo della missione europea Eulex, il generale italiano Giovanni Pietro Barbano. Il capo della missone dell'Onu in Kosovo (Unmik) Caroline Ziadeh e gli ambasciatori di Usa e Germania a Pristina, Jeffrey Hovenier e Jorn Rohde, hanno stigmatizzato con parole dure l'attacco ai poliziotti, sottolineando l'importanza di assicurare i responsabili alla giustizia. Condanna anche da parte dei leader di tutte le forze politiche locali, mentre la tensione nel nord del Kosovo è tornata rapidamente a salire.
   

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