"Saremmo stati più poveri senza
l'Europa, lo diventeremmo se dovessimo farne un avversario". Lo
afferma il Governatore Ignazio Visco a conclusione delle
Considerazioni finali aggiungendo che "addossare all'Europa le
colpe del nostro disagio è un errore; non porta alcun vantaggio
e distrae dai problemi reali". "Quelli che sono talvolta
percepiti come costi dell'appartenenza all'euro sono in realtà -
avverte Visco - il frutto del ritardo con cui il Paese ha
reagito al cambiamento tecnologico e all'apertura dei mercati.
Quasi tutti gli altri paesi hanno fatto meglio di noi".
Le banche italiane rischiano di
essere colpite dalla recessione e dal 'rischio paese' e,
malgrado gli "sforzi importanti" compiuti sui crediti
deteriorati e la redditività, sono "vulnerabili" al ritorno "di
rischi macroeconomici", dice Visco secondo cui "sostenere la
crescita e allentare le tensioni sui mercati è cruciale" per
garantire la "piena funzionalità" delle banche.
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