/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Tajani, non serve il salario minimo, non siamo in Urss

Tajani, non serve il salario minimo, non siamo in Urss

'Vogliamo realizzare una rivoluzione liberale'

ROMA, 18 luglio 2023, 12:10

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"In Italia non serve il salario minimo. Serve un salario ricco, perché non siamo nell'Unione Sovietica in cui tutti avevano lo stesso stipendio". Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo all'Assemblea di Coldiretti.
    "Dobbiamo realizzare una rivoluzione liberale, un tassello al giorno, abbiamo cinque anni per farlo. Ogni decisione di ogni giorno è una tessera del mosaico per la nostra rivoluzione liberale che significa anche maggiore benessere economico per gli italiani.
    "Se vogliamo affrontare il problema della migrazione dobbiamo affrontare la crescita economica dell'Africa. Vogliamo che il saper fare italiano e le nostre imprese diventino una presenza forte in Africa. La politica estera non è un'esclusiva del ministro e della diplomazia: la fanno tutti gli italiani, i ministri, le organizzazioni, le imprese che operano al di là dei nostri confini. Attraverso le nostre ambasciate queste imprese devono essere messe in condizioni di operare al meglio e portare il saper fare italiano all'estero" ha detto il ministro
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza