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Il debito pubblico mondiale eguaglierà il Pil nel 2030

Il debito pubblico mondiale eguaglierà il Pil nel 2030

L'Fmi chiede al governo italiano uno sforzo maggiore sui conti pubblici

MARRAKESH, 11 ottobre 2023, 13:00

Redazione ANSA

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. © ANSA/EPA

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Il debito pubblico mondiale continua a crescere e alla fine del 2030, se continuerà a salire agli attuali tassi, eguaglierà il Pil globale. Nel fiscal monitor il Fondo Monetario Internazionale sottolinea come stia salendo anche la spesa per interessi.

"Per tutti i paesi - spiega il direttore degli affari di bilancio del Fmi Vitor Gaspar - è divenuto difficile bilanciare le finanze pubbliche visto che è cresciuta la domanda per la spesa pubblica e le aspettative su cosa lo stato può e dovrebbe fare". 

In alcuni Paesi "grandi e ricchi" che non hanno "pressioni finanziarie immediate" da parte dei mercati dove si indebitano, "la perpetuazione delle attuali politiche" porta su "un sentiero insostenibile" per il bilancio. E' quanto scrive il Fondo Monetario Internazionale nel fiscal monitor secondo cui al contrario per i Paesi piccoli e poveri, dove la spesa per gli interessi rappresenta un grande e crescente frazione delle entrate fiscali "il governo non ha sufficienti risorse per pagare il debito e non ha accesso al mercato finanziario". In molti paesi, nota poi il Fondo, politiche di bilancio più rigorose non sono necessarie solo per "ricostituire dei cuscinetti e contenere i rischi delle finanze pubbliche" ma anche per "aiutare gli sforzi delle banche centrali" nel frenare l'inflazione.

Il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha mantenuto le sue previsioni di crescita per l'economia tunisina all'1,3% nel 2023 rispetto al 2,5% nel 2022, prevedendo che raggiunga l'1,9% nel 2024. Lo si legge nel "World Economic Outlook October 2023: Navigating Global Divergences" dell'Fmi, presentato a Marrakech in Marocco in occasione delle riunioni annuali con la Banca Mondiale, riportato dall'agenzia Tap, in cui si precisa che i prezzi al consumo della Tunisia si attestano al 9,4% nel 2023, contro l'8,3% nel 2022 e dovrebbero raggiungere il 9,8% nel 2024. Il Fmi ha inoltre indicato che il saldo delle partite correnti della Tunisia dovrebbe raggiungere il 5,8% nel 2023 e il 5,4% nel 2024, contro l'8,6% nel 2022. Il deficit commerciale della Tunisia si è ridotto nei primi otto mesi a 12.194,7 milioni di dinari (3.695,36 mln di euro), contro 16.913,7 milioni di dinari nel 2022, (5.125,36 mln euro) come mostrano i dati pubblicati a settembre dall'Istituto Nazionale di Statistica di Tunisi (Ins).

L'Fmi chiede al governo italiano uno sforzo maggiore sui conti pubblici. Nella conferenza stampa al meeting di Marrakech il responsabile del dipartimento di bilancio Vitor Gaspar ha sottolineato che "servono ambizioni aggiuntive in termini di aggiustamento dei conti pubblici in un contesto di rafforzamento degli obiettivi che il governo ha in questo ambito". Per Gaspar "il debito pubblico calerà ma molto lentamente e ben al di sopra del livello pre-pandemico". Per far scendere il rapporto debito/pil vi sono "due elementi cruciali, riforme strutturali per aumentare il potenziale di crescita potenziale" e obiettivi più ambiziosi.

Bowman (Fed), 'i tassi potrebbero salire ancora'

La Federal Reserve potrebbe dover aumentare ancora i tassi di interesse. Lo afferma la componente del board dei governatori della Federal Reserve Michelle Bowman al meeting dell'Fmi a Marrakech secondo cui "l'inflazione resta ben al di sopra degli obiettivi del 2% della banca centrale malgrado alcuni "progressi compiuti. Per la Bowman "i consumi continuano in forte crescita e il mercato del lavoro" è vicino alla piena occupazione e questo "suggerisce che la politica dei tassi può aver bisogno di aumentare ulteriormente e rimanere restrittiva per un certo tempo".

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