Una banda di spacciatori di
cocaina e marijuana che operava in varie zone d'Italia, ma che
aveva una propria cellula operativa a Catania e nel Cara di
Mineo denominata 'Supreme Viking confraternity' utilizzando il
metodo mafioso è stata sgominata dalla polizia che ha eseguito
19 fermi. I provvedimenti, della Dda della Procura, ipotizzano,
a vario titolo, i reati di associazione mafiosa, traffico
illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope e violenza
sessuale aggravata. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di
Catania hanno permesso di ricostruire struttura e ruoli del
sodalizio che imponeva la propria egemonia sul territorio,
opponendosi e scontrandosi con gruppi rivali al fine di assumere
e conservare il predominio nell'ambito delle comunità straniere
presenti all'interno del Cara di Mineo creando un forte
assoggettamento omertoso. Durante le indagini sono stati
intercettati dei rituali dai quali emergeva la fedeltà dei
sodali alla confraternita.
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