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Euro 2032 assegnato a Italia e Turchia, la decisione Uefa

Il torneo del 2028 sarà organizzato da Regno Unito e Irlanda

Il presidente della Figc, Gravina
Il presidente della Figc, Gravina
10 ottobre 2023 | 12.16
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Italia e Turchia saranno i paesi organizzatori degli Europei 2032 di calcio. Lo ha deciso il comitato esecutivo dell'Uefa riunito a Nyon. Per il nostro paese è la terza volta - dopo 1968 e 1980 - mentre per quello eurasiatico la prima.

Il Regno Unito e l'Irlanda saranno i paesi organizzatori dell'Europeo 2028.

Gli Europei 2032 assegnati anche all'Italia rappresentano una grande opportunità che dovrà generare eredità positive ben prima di quell'appuntamento e non solo nelle città che saranno direttamente coinvolte nell'evento. Sarà importante, da un lato, interpretare cosa sarà il calcio tra nove anni, in un mondo che cambia velocemente, e lavorare sodo e in modo costruttivo per il calcio di oggi, che deve porsi l'obiettivo, concreto e non rinviabile, di migliorare le infrastrutture, il modello di gestione e le modalità di relazione con appassionati e tifosi, a partire dalle giovani generazioni", dice il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi.

"Buon lavoro alla Figc, alla quale daremo tutto il nostro supporto per contribuire all'organizzazione di questo affascinante avvenimento, del quale non sfuggono i positivi impatti che avrà dal punto di vista turistico, ma che ci auguriamo possa, prioritariamente, contribuire al miglioramento delle relazioni politiche a beneficio della pace, bene prezioso del quale lo sport, in generale, deve poter essere ambasciatore universale", aggiunge.

Euro 2032 "è una svolta storica per noi, abbiamo inseguito questo traguardo per anni", dice da Nyon, ai microfoni di Sky Sport, il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina. "E' dal 1990 ch non avevamo la possibilità di organizzare un torneo calcistico così importante: 42 anni sono il tempo giusto per poter concentrare i nostri sforzi e poter dimostrare ancora una volta la grande capacità organizzativa e gestionale del nostro Paese".

"Abbiamo tre anni di tempo per progettare, non partiamo particolarmente svantaggiati a livello di stadi. Già tre di essi sono stati considerati in modo positivo, ne mancano due-tre e dobbiamo impegnarci a non ritenere esaurito il nostro impegno soltanto nell'individuazione delle cinque-sei realtà che potranno ospitare la fase finale", aggiunge. "Dobbiamo andare oltre, considerare l'edizione del 2032 come una grande opportunità per sviluppare, costruire o comunque rivoluzionare l'idea delle infrastrutture nel paese".

Per realizzare gli stadi che servono bisogna concentrare "gli sforzi per abbattere la burocrazia ma non solo, dobbiamo far sì che ci sia una rivoluzione culturale sul tema. Uniamo gli sforzi, facciamo in modo che questo evento sia un'opportunità che non possiamo non cogliere attraverso tutte le strategie possibili. Confido nell'appoggio del Governo, ho sentito parlare di Commissario e ben venga, non illudiamoci e non pensiamo che il commissario possa essere la soluzione ai problemi degli stadi. Il commissario può favorire e agevolare, ma è uno degli elementi. Gli altri li dobbiamo individuare attraverso la maturità di tutta la classe dirigente del calcio italiano".

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