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Tria: "Tranquilli su legge di bilancio, conti in ordine"

23 agosto 2019 | 17.19
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"Una manovra da 50 miliardi di euro della Lega? Non la conosco..."

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dall’inviato Enzo Bonaiuto

"Siamo tranquilli: la legge di bilancio si può fare indipendentemente dalle scelte che verranno fatte, nel senso che in ogni legge di bilancio si prendono risorse e si mettono da una parte o dall’altra. Questo è un problema di scelta politica. Ma nessun dramma: i conti italiani sono attualmente in ordine". E’ quanto assicura il ministro dell’Economia Giovanni Tria, intervenendo al meeting di Rimini. Osserva Tria: "C’è una stabilità finanziaria raggiunta nuovamente e questo si vede chiaramente dall’andamento dei tassi di interesse che paghiamo sul debito. Abbiamo conseguito di nuovo fiducia da parte dei mercati finanziari".

"Rischio recessione per il nostro Paese? Non è che l’Italia rischi una recessione, è l’Europa che rischia una recessione e c’è un problema di possibile crisi economica a livello globale" chiarisce il ministro dell’Economia. "L’impatto della guerra sui dazi Usa-Cina ma anche le difficoltà delle guerre commerciali sulla tecnologia stanno ritardando gli investimenti con un effetto pesante sull’economia - osserva - la Germania è vicina alla stagnazione e lo è anche l’Italia, che non diverge da questo punto di vista". Anzi, per Tria, "è paradossale che, pur nella stagnazione, l’Italia sta dimostrando una forte resistenza, una resilienza dell’economia italiana. Per fortuna, siamo in una situazione in cui i conti sono in ordine e abbiamo tassi di rendimento sul debito molto bassi: vediamo adesso cosa si dovrà fare, o noi o qualunque governo ci sarà, che potrà muoversi con molta calma".

"Una manovra da 50 miliardi di euro della Lega? Non conosco questa manovra..." replica poi il ministro intervenendo al Meeting di Rimini. "Il governo stava studiando una manovra, insieme con i viceministri e con le forze politiche della maggioranza dell’attuale governo - spiega - Se qualcuno ha fatto altre manovre, io non le conosco e quindi non posso esprimermi".

"La flat tax? Dipende: per farla, occorrono molte cose… " osserva il titolare di via XX Settembre. "Al governo stavamo studiando una riduzione delle tasse dell’Irpef, anche con proposte che non sono uscite perché non abbiamo fatto in tempo a fare un intervento rivoluzionario del sistema fiscale Irpef", si rammarica Tria.

Il ministro dice di non temere "lo scenario di un esercizio provvisorio. Dipenderà dalle scelte delle forze politiche e del Presidente della Repubblica. Ma l’esercizio provvisorio è un modo come un altro per risolvere la questione, è soltanto un ritardo nell’approvazione di una legge di bilancio".

Poi, intervenendo all'incontro 'Situazione, risorse, attrattività del sistema economico italiano', osserva che ''il problema è far ripartire la crescita ma non si fa ripartire solo creando nuovo debito, si fa superando i problemi''. E il ''deficit non è tabù ma uno strumento''.

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