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Scritta contro Fontana, 6 indagati per minacce e diffamazione

La scritta "Fontana assassino" apparsa a metà maggio sul muro di un palazzo in via Vittorelli, a Milano, e 'rivendicata' dal Partito dei Carc

Scritta contro Fontana, 6 indagati per minacce e diffamazione
15 giugno 2020 | 16.26
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La procura di Milano ha iscritto sei persone nel registro degli indagati nell'inchiesta - per minacce aggravate e diffamazione - aperta per le minacce contro il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana come la scritta "Fontana assassino" apparsa, a metà maggio, sul muro di un palazzo in via Vittorelli e 'rivendicata' dal Partito dei Carc (Comitati di appoggio alla Resistenza) per il governo di Blocco popolare della sezione di Milano in un lungo post sul loro sito in cui si fa riferimento alla gestione tenuta dal governatore lombardo nel corso dell'emergenza coronavirus. L'indagine è coordinata al pm Alberto Nobili, a capo del pool dell'antiterrorismo milanese, e affidata alla Digos.

"Apprendo che la procura della Repubblica di Milano, sezione antiterrorismo, ha iscritto nel registro degli indagati i primi responsabili del clima di odio che sta turbando le nostre vite. Le regole costituzionali della democrazia e del dialogo non possono essere violate da pochi fanatici che ignorano la verità, fomentando la violenza nelle nostre strade", il commento del governatore lombardo Attilio Fontana. "Carlo Porta, poeta milanese di cui oggi 15 giugno si ricorda l'anniversario della morte, affermava che: 'Le parole di un linguaggio, sono una tavolozza di colori, che possono fare il quadro brutto, e lo possono fare bello secondo la maestria del pittore'. Le parole di odio sono sempre un pessimo quadro, da non esporre mai. Noi in Lombardia dobbiamo dipingere un futuro di crescita e lavoro. Forza Lombardia", conclude Fontana in un post sulla sua pagine Facebook.

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