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Mps, tutti condannati: a Mussari 7 anni e 6 mesi

08 novembre 2019 | 16.35
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All'ex dg Antonio Vigni 7 anni e 3 mesi. Nel mirino operazioni compiute tra il 2008 e il 2012

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I giudici di Milano hanno condannato gli ex vertici della banca Mps e tutti gli imputati del processo su presunte irregolarità in operazioni finanziarie che, dal dicembre 2008 al settembre 2012, sarebbero servite a occultare le perdite causate dall’acquisto di Antonveneta, costata circa 10 miliardi di euro nel 2008. In particolare sono stati condannati l'ex presidente Giuseppe Mussari (7 anni e 6 mesi), l'ex dg Antonio Vigni (7 anni e 3 mesi) l'ex responsabile area finanza Gianluca Baldassarri (4 anni e 8 mesi) e 5 anni e 3 mesi sono stati dati a Daniele Pirondini (ex direttore finanziario).

I capi di imputazione vanno dalle false comunicazioni sociali all’aggiotaggio all’ostacolo all’Autorità di vigilanza. I giudici hanno invece concesso l'assoluzione per estinzione del reato per tre capi di imputazione relativi all'ostacolo all'Autorità di vigilanza, in quanto è intervenuta la prescrizione per il caso 'Fresh' del 2008.

Sul banco degli imputati - tutti condannati - 13 persone, oltre agli ex vertici Mps anche sei ex dirigenti di Deutsche Bank e due ex manager di Nomura e tre società. Si tratta di: Michele Faissola e Michele Foresti, per entrambi la pena è a 4 anni e 8 mesi, stessa pena per Ivor Scott Dunbar per il quale la procura aveva chiesto l'assoluzione. Di 3 anni e sei mesi la pena inflitta a Dario Schiraldi, Matteo Angelo Vaghi (anche per lui la procura aveva chiesto l'assoluzione) e Marco Veroni. Per quanto riguarda gli ex manager di Nomura, condannato Sadeq Sayeed (4 anni e 8 mesi), in qualità di ceo di Nomura international plc London, e Raffaele Ricci (3 anni e 5 mesi), all'epoca dei fatti responsabile delle vendite per l'Europa e il Medio Oriente di Nomura.
Tutti gli imputati sono interdetti dai pubblici uffici e dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese e incapaci a contrattare con la pubblica amministrazione per la durata di due anni.

Oltre alle 13 persone sono state condannate anche le tre società: Nomura e la sede di Londra e la sede centrale di Deutsche. In particolare la confisca per Nomura è stata fissata in 88 milioni di euro, 64 per Deutsche. Multa di 3 milioni per quest'ultima, e di 3,45 per Nomura.

Quanto ai risarcimenti, Mussari e Vigni dovranno liquidare in solido 50mila euro in favore di Banca d'Italia; Mussari, Vigni, Baldassarri, Di Santo, Sayeed e Ricci e i responsabili civili Banca Monte dei Paschi di Siena e Nomura international plc london, in solido tra loro sono stati condannati al risarcimento di 300mila euro in favore di Consob.
Gli imputati e i responsabili civili sono stati condannati in solido anche al risarcimento delle parti civili Federconsumatori e Confconsumatori pari a 50mila euro per ciascuna associazione, le altre parti civili saranno liquidate in sede civile. Il collegio ha anche ordinato la trasmissione degli atti alla procura "per la determinazione di competenza a carico di Massimo Molinari, Daniele Bigi, Stefano Dova e Francesco Cuccovillo". Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra 90 giorni.

La banca senese uscì dal processo con un patteggiamento nel 2016. Oggetto del processo, in particolare, sono state le operazioni sui derivati Santorini e Alexandria, sul prestito ibrido Fresh e sulla cartolarizzazione Chianti Classico. Operazioni che secondo l’accusa, rappresentata dal pm Giordano Baggio, sarebbero state utilizzate per nascondere perdite per oltre 2 miliardi di euro.

Legali Mussari - "Anche a Siena eravamo partiti con una condanna, e l’esito è a tutti noto. Svanirà anche questa incredibile condanna, perché Giuseppe Mussari è innocente". Così gli avvocati Tullio Padovani, Fabio Pisillo e Francesco Marenghi, difensori dell’ex presidente di Mps, commentano la condanna a 7 anni e 6 mesi inflitta oggi nel processo milanese.

Deutsche Bank - "Siamo delusi dalla sentenza. Valuteremo le motivazioni una volta che saranno pubblicate". E' la nota ufficiale con cui Deutsche Bank commenta la condanna.
"Prendo atto della sentenza emessa, pur con il doveroso e massimo rispetto che si deve avere per l’autorità giudiziaria, non posso, tuttavia, nascondere lo stupore per questo pronunciamento, alla luce di quello che è stato l’esito dell’istruttoria dibattimentale", afferma dal canto suo Giuseppe Iannaccone, legale dei funzionari di gruppo bancario. "Sono pienamente convinto che i nostri assistiti siano innocenti, avendo agito, nell’ambito del proprio ruolo, in maniera diligente ed appropriata, e, pertanto, leggeremo con estrema attenzione le motivazioni della sentenza e, certamente, sarà proposto appello", conclude il legale.

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