Il leader della Uil allontana l'idea che con quelle dichiarazioni il premier possa essersi chiamato fuori per il Quirinale
Il leader Uil Pierpaolo Bombardieri torna sulle parole di Draghi che ieri hanno fatto pensare che si chiamasse fuori per il Quirinale. "Ieri ho chiesto a Draghi se il tavolo sulle pensioni che si apre ai primi di dicembre avrà come obiettivo il Def a marzo-aprile" ha detto Bombardieri dal palco dell'assemblea nazionale dei sindacati dei pensionati. "Perché non vorrei che noi cominciamo a dicembre e che poi per altri motivi si interrompe la discussione, ovviamente sottintesa l'elezione del Presidente della Repubblica, le elezioni e quant'altro. Il presidente del consiglio ha detto no, questa roba va avanti : io non ho detto quindi, né il presidente ha detto, 'io ci sarò'". Questo è il senso dello scambio di battute" precisa.
"Quando si parla di pensioni una cosa voglio dirla con grande chiarezza: sarebbe ora di dire basta che le riforme previdenziali siano in collegamento con ogni tornata elettorale" attacca Bombardieri. "Fateci questa cortesia, andiamo ad una riforma delle pensioni che non tenga contro delle scadenze elettorali e delle necessità dei partiti".
"Nell'anno della pandemia alle aziende sono stati erogati 170 miliardi di euro, giustamente perché era corretto salvare le aziende per salvare il lavoro: ma questi soldi sono stati erogati senza alcuna condizionalità, sono stati dati a chi ha fatto enormi profitti o a chi, ancora, come alle multinazionali, poi, ha licenziato con un sms i lavoratori". "Ora è arrivato il momento di dare una risposta a chi ha sofferto di più; ai lavoratori e ai pensionati" ha detto rivendicando come gli 8 miliardi che il governo ha destinato alla riforma fiscale tornino interamente nelle tasche dei lavoratori.