Frasi sessiste in un gioco. L’appello: toglietelo. Poi le scuse: sostituiremo le carte

Virginia Nesi

Partiamo dalla descrizione sul sito ufficiale: «Il primo gioco per adulti, pensato da adolescenti e prodotto da bambini, ideale per accompagnare gli aperitivi tra amici». Coco Rido infatti funziona così: chi gioca deve completare delle frasi con delle parole mancanti attraverso la combinazione di più carte nel modo «più divertente possibile». In realtà, come dimostrano alcune di quelle fotografate e postate sulla pagina Instagram di aesteticasovietica, di buffo c’è poco, visto che inneggiano alla violenza.

Basta leggere le carte: «Sco***si la babysitter», «Picchiare la propria donna», «Uno stupro di gruppo». «I rape jokes sono alla base della piramide della cultura dello stupro, quella che porta alla naturalizzazione dell’escalation della violenza di genere. E mai come in questo momento urge sfasciare quella base», si legge nel post di aesteticasovietica. Da lì l’ appello per ritirare il gioco dal commercio. Perché, si domanda la pagina, «quanto può essere grave trovare divertenti frasi come queste?».

Tra i commenti, in tanti difendono il gioco e minimizzano: «Ci sono anche frasi sullo sterminio degli ebrei o peggio, ma è black humor». «Il gioco attacca chiunque senza esclusione di colpi, ma non ho mai sentito lamentele di altre minoranze». Ci sono una marea di battute tremende e pesanti pure verso gli uomini, non capisco dove sia il sessismo». Eppure, replicano, è importante anche prendere in considerazione la fase che stiamo attraversando: «una donna morta ammazzata ogni 72 ore dall’inizio dell’anno e processi per stupro che ci riportano indietro nel 1600».

Un’utente racconta di aver giocato a Coco Rido due settimane fa con un gruppo di amici: «Non lo conoscevo. Credimi, mi sono sentita male. A non ridere eravamo solo io e l’altra ragazza presenti. Mi è servito soltanto a capire che con queste persone non ci avrò a che fare mai più. Mi veniva da vomitare e da piangere, e continuo a pensarci spesso. E no, questo non è assolutamente black humor».

Dopo l’ondata di feedback negativi, Coco Rido promette a gennaio di sostituire le carte che non rispecchiano valori di rispetto e inclusione, quindi tutte quelle che incoraggiano la discriminazione e alimentano i pregiudizi. «Stiamo adottando misure concrete per garantire che Coco Rido mantenga il suo carattere divertente senza risultare offensivo o discriminatorio. Riconosciamo che, nonostante la nostra intenzione originale di offrire un’esperienza irriverente, alcune delle carte presenti nel gioco possono risultare controverse e suscitare disagio», scrive in una nota. E poi si scusa con la community. Anche nella firma:« Il Team di Coco Rido (ora più attento alle carte!)».

© RIPRODUZIONE RISERVATA