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Viminale, Lamorgese chiama Maroni a presiedere la Consulta contro il caporalato7Foto© repubblica.it

Viminale, Lamorgese chiama Maroni a presiedere la Consulta contro il caporalato

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La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha scelto Roberto Maroni per la presidenza della Consulta per il contrasto del caporalato. L’ex presidente della Regione Lombardia, anche lui già alla guida del Viminale, guiderà quindi la Consulta chiamata a seguire l’attuazione del Protocollo d’intesa per la prevenzione e il contratto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura sottoscritto il 14 luglio scorso. Il compito della Consulta sarà quello di spingere le iniziative anti-caporalato contenute nel Piano triennale di contrasto allo sfruttamento.

La scelta di Lamorgese cade su Maroni, quindi, e arriva durante settimane in cui è stata messa sotto tiro politico dalla Lega guidata da Matteo Salvini, che dell’ex ministro è stato il successore alla guida del partito. Maroni avrebbe dovuto essere il candidato del Carroccio come sindaco di Varese, ma aveva rinunciato dopo un malore di cui era stato vittima a gennaio. Negli scorsi mesi aveva annunciato un passo indietro rispetto alla politica attiva dicendo che era tempo di “fare largo ai giovani”.

Nelle stesse settimane aveva duramente criticato le scelte politiche di Salvini su vaccini e green pass, bollandole come “un errore”. E aveva parlato della “tattica” del leader leghista come di un rischio, quello di “sconfinare nell’assenza di progetto per il domani della Lega”. Avvertendo: “Non a caso i governatori sul territorio non ragionano così”. Adesso prende la guida della Consulta per il caporalato per volere della ministra più criticata e malvista da Salvini.