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Vaccino, i dubbi della Capua. "Intanto si arrivi lentamente all'immunità di gregge"2Foto© ilfattoquotidiano.it

Vaccino, i dubbi della Capua. "Intanto si arrivi lentamente all'immunità di gregge"

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Roma, 27 ottobre 2020 - Sul vaccino anti Covid la parola d'ordine è: cautela. Dopo lo scoop del Financial Times che ha anticipato i risultati del test clinico di fase 3 sul farmaco Astrazeneca-Oxford, oggi sono Andrea Crisanti e Ilaria Capua a frenare gli entusiasmi su quella che da molti viene vista come la luce in fondo al tunnel del Coronavirus.

Nel frattempo,  Luca Richeldi, direttore dell'unità di Pneumologia del Policlinico Gemelli Irccs di Roma e componente del Comitato tecnico-scientifico (Cts), si dice "preoccupato" per "l'intasamento dei pronto soccorso" e apre ai tamponi solo per i sintomatici. "Non credo che sia una resa - spiega -, potrebbe essere un necessario e temporaneo cambio di strategia".

"A oggi un vaccino per il Covid innanzitutto non c'è; secondo, non abbiamo certezza che quelli che sono in via di sviluppo siano efficaci; terzo, non sappiamo neanche se l'efficacia possa essere raggiunta con una dose o se ce ne vorranno di più", non fa giri di parole la virologa Capua, intervistata dal Corriere. "Oltretutto, vi sono colli di bottiglia legati al fatto che le aziende che producono i vaccini hanno passaggi obbligati di produzione - aggiunge -. Un pasticcere che sforna 100 torte al giorno può arrivare a farne 500, ma non 5 milioni".