Tokyo chiude debole l'ultima seduta dell'anno

Per molti listini è l’ultima seduta di un anno che ha visto rialzi a doppia cifra per le azioni. Piazza Affari ha guadagnato quasi il 30% da gennaio (è la variazione annua più elevata dal 1998), sebbene venerdì abbia patito l’instabilità dell’esecutivo dopo le dimissioni del Ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti.

In Asia, dove gli indici azionari hanno registrato i massimi degli ultimi 18 mesi, Tokyo chiude in ribasso dello 0,76% l’ultima seduta dell'anno ma archivia il 2019 in rialzo del 18,2 per cento, in decisa ripresa rispetto al -12,1% del 2018. L'indice Nikkei ha concluso le contrattazioni a quota 23.656,62, mentre l'indice allargato Topix ha lasciato sul terreno lo 0,68% a 1.721,36 punti mentre nel 2019 ha registrato una crescita del 15,2 per cento.

L’euforia si deve alla tregua sui dazi, grazie a un primo accordo tra Stati Uniti e Cina (Fase 1) che dovrebbe essere siglato a breve, come ha ribadito il Presidente Usa Donald Trump a Natale. La scorsa settimana Wall Street ha aggiornato i record assoluti, con il Nasdaq oltre i 9.000 punti per la prima volta.