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Taglio parlamentari, mezzo Pd si accorge che la riforma è pericolosa2Foto© agi.it

Taglio parlamentari, mezzo Pd si accorge che la riforma è pericolosa

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Il referendum sul taglio del proporzionale incombe, il Parlamento sta per chiudere i battenti per la pausa estiva, ma di una nuova legge elettorale non si intravede neanche l'ombra. Soprattutto, non si intravedono i voti con cui approvarla.

In pieno agosto, il Pd zingarettiano si dibatte in una trappola apparentemente senza uscita, nella quale - ricordano i critici interni - si è ficcato da solo. Con una sola speranza cui aggrapparsi, ora: Silvio Berlusconi. «Se il Cavaliere ci aiuta, forse un voto sulla legge elettorale prima del 20 settembre si può fare», è l'auspicio sussurrato da qualche esponente.

Intanto Zingaretti lancia appelli apparentemente inascoltati: «Votare a favore del taglio dei parlamentari senza una nuova legge elettorale è pericoloso. Mi appello a tutti gli alleati per arrivare a un primo pronunciamento parlamentare prima del voto». Un tentativo che «non porterà a nulla e certifica solo la nostra impotenza», spiega un dirigente parlamentare.