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Smog, a Milano flashmob degli ambientalisti per protestare contro le porte aperte dei negozi3Foto© milano.fanpage.it

Smog, a Milano flashmob degli ambientalisti per protestare contro le porte aperte dei negozi

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Le "sirene" leghiste richiamano Gianluigi Paragone.

Matteo Salvini, a poche ore dalla conferma dell'espulsione dal M5S da parte del comitato di garanzia, non commenta "casi singoli e personali" ma, nelle sue parole, apre al giornalista che d'altronde, del partito di via Bellerio ha condiviso buona parte della sua storia. "Le porte della Lega sono aperte per chi crede nel cambiamento e non vuole abbracciare Renzi e Zingaretti", ha dichiarato l'ex ministro dell'Interno che apre in modo chiaro le porte dei gruppi parlamentari agli insoddisfatti provenienti dall'ex alleato di governo, il Movimento 5 Stelle.

D'altronde, negli scorsi mesi ci sono già stati dei passaggi di campo, come quelli di Ugo Grassi e Stefano Lucidi e non è detto che anche Gianluigi Paragone non decida di fare la stessa cosa, anche se il senatore ha dichiarato di di non sentirsi fuori dal M5s: "Loro non mi hanno espulso".

Il senatore era finito sotto accusa per aver votato contro la fiducia al governo sulla legge di Bilancio, e per alcune posizioni critiche nei confronti del movimento negli ultimi tempi, a partire proprio dalla nuova alleanza dei 5Stelle con il Pd. Inoltre, tra le dichiarazioni che hanno fatto più clamore quelle nell’intervista ad Agorà dove Paragone aveva dichiarato che “Di Maio non ha più il potere del capo politico”.