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Sgarbi punta i piedi: “San Siro non si tocca, non si può abbattere”4Foto© milano.repubblica.it

Sgarbi punta i piedi: “San Siro non si tocca, non si può abbattere”

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MILANO. L’idea di abbattere San Siro e di costruire un nuovo stadio da ieri ha un nuovo e agguerrito oppositore: Vittorio Sgarbi. Il critico d’arte e neo sottosegretario alla Cultura del governo guidato da Giorgia Meloni lo ha spiegato oggi molto chiaramente. «Il Meazza non si tocca e non lo dice Sgarbi ma è la legge - ha detto Sgarbi all’Ansa -.

San Siro è del '26, sarebbe come buttare giù l'Eur a Roma quindi è naturalmente vincolato perché il vincolo sarebbe automatico oltre i 70 anni, non si può buttare giù. Se serve un vincolo lo metterò. Ma non occorre un vincolo per salvarlo se mai servirebbe una decisione del ministero per dire abbattetelo e non arriverà mai. Dal ministero non arriverà mai».

Un’opinione molto netta che arriva in un giorno in cui, in attesa dell’esito del dibattito pubblico sul tema (che dovrebbe essere consegnato il 18 novembre) il consigliere comunale milanese di Fratelli d’Italia Enrico Marcora aveva già messo le mani avanti lanciando un avvertimento al sindaco Beppe Sala.