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Sarah Scazzi, condannati Ivano Russo e lo zio Michele Misseri per i depistaggi e i silenzi2Foto© ilfattoquotidiano.it

Sarah Scazzi, condannati Ivano Russo e lo zio Michele Misseri per i depistaggi e i silenzi

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Cinque anni di reclusione per Ivano Russo e quattro anni per Michele Misseri. Si è concluso con una sola assoluzione e undici condanne che ricalcano quasi tutte le richieste della pubblica accusa, il processo sui depistaggi e i silenzi sull’uccisione di Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana (Taranto) uccisa il 26 agosto del 2010 dalla cugina Sabrina e Misseri e dalla zia Cosima Serrano, entrambe per questo condannate all’ergastolo.

Trentasei anni e 8 mesi in tutto sono stati inflitti ai dodici imputati che dovevano rispondere a vario titolo di falsa testimonianza davanti alla Corte d’assise e false dichiarazioni al pubblico ministero nel corso delle indagini sulla scomparsa e poi sull’uccisione della ragazzina condotte dal pubblico ministero Mariano Buccoliero (pubblica accusa in questo processo) e dall’allora sostituto procuratore Pietro Argentino.

Il dispositivo di sentenza è stato letto stasera in udienza: per Michele Misseri, che rispondeva di autocalunnia perché si autoaccusò dell'omicidio di Sarah, si tratta della terza condanna, dopo quella definitiva a 8 anni nel processo principale per la soppressione del cadavere della nipotina, gettato in fondo a un pozzo di contrada Mosca. Mentre l'ultima condanna in ordine di tempo è quella inflitta due mesi fa, a un anno e mezzo di reclusione, per aver diffamato il suo ex avvocato Daniele Galoppa e la criminologa Roberta Bruzzone.