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Quante critiche se l'influencer visita un museo12Foto© huffingtonpost.it

Quante critiche se l'influencer visita un museo

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Chiara Ferragni realizza un photoshoot per Vogue agli Uffizi e subito c’è chi grida allo scandalo. Se Vogue sceglie un grande museo come contesto per un servizio fotografico, invece di un qualsiasi altro luogo d’Italia, paga secondo le tariffe fissate dal museo, non danneggia le opere esposte, non impedisce ai visitatori la normale fruizione, qual è il problema?

La Ferragni nell’occasione visita il Museo accompagnata dal direttore Eike Schmidt e non resiste a una foto davanti alla Primavera di Botticelli, più o meno come milioni di altre persone. Scandalo! Al rogo soprattutto il direttore degli Uffizi colpevole addirittura di aver pubblicato quella foto sulla pagina Instagram del Museo.

Mi meraviglia, visto che ci siamo, che non si sia approfittato del caso per chiedere anche l’abrogazione della legge Art Bonus del 2014 che ha finalmente liberalizzato le foto nei musei, così da risolvere il problema all’origine: niente più foto, né selfie, della Ferragni o di altri personaggi noti e meno noti o anche dei semplici visitatori dei musei. Si torni alla sacralizzazione dei musei, meglio se vuoti e frequentati solo da pochi intimi, gente colta e raffinata, via i direttori troppo attenti anche alla comunicazione e alla promozione.