Pm Roma, su Regeni ragnatela egiziana
Una serie di falsi realizzata ad arte per nascondere la verità sulla morte di Giulio e una “ragnatela” stretta, sempre di più, intorno al ricercatore italiano ucciso al Cairo. Sono almeno quattro i depistaggi che le autorità egiziane hanno provato a realizzare per sviare le indagini sul caso Regeni.
Lo hanno detto i magistrati romani che seguono la vicenda davanti alla commissione parlamentare istituita per far luce sul caso: “Nell’immediatezza dei fatti sono stati fabbricati dei falsi per depistare le indagini - ha spiegato Sergio Colaiocco, sostituto procuratore a Roma, sentito insieme al procuratore reggente Michele Prestipino - In primis l’autopsia svolta al Cairo che fa ritenere il decesso legato a traumi compatibili con un incidente stradale.
Altro depistaggio è stato quello di collegare la morte di Giulio ad un movente sessuale: Regeni viene fatto ritrovare nudo”.