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Papa: sarà un buon anno se ci prenderemo cura degli altri4Foto© repubblica.it

Papa: sarà un buon anno se ci prenderemo cura degli altri

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Città del Vaticano – Papa Francesco ha recitato il primo Angelus del 2021 dalla biblioteca del Palazzo Apostolico e non affacciato alla finestra del suo studio, mostrandosi così alle telecamere dopo essere stato bloccato due giorni a Santa Marta da una dolorosa sciatalgia (di cui soffre da tempo); un disturbo che lo ha costretto a rinunciare a celebrare a San Pietro sia il Te Deum di ieri pomeriggio, sia la messa di capodanno, affidata stamattina al cardinale Pietro Parolin.

«Felice e sereno 2021» ha esordito, presentandosi in piedi, davanti ad un leggio con il volto leggermente segnato ma la voce bella brillante come sempre. Il primo pensiero è andato al presidente Sergio Mattarella per il messaggio di San Silvestro.

Francesco nella riflessione ha insistito sul bisogno di curarsi del prossimo, ripercorrendo velocemente i dolorosi eventi che hanno segnato il cammino dell’umanità del 2020: «Un anno che ci ha insegnato a interessarsi ai problemi degli altri e condividere le loro preoccupazioni. Questo atteggiamento rappresenta la strada che conduce alla pace, perché favorisce la costruzione di una società fondata su rapporti di fratellanza».