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Omicidio Willy, ora i fratelli Bianchi hanno paura delle ritorsioni e chiedono l’isolamento5Foto© fanpage.it

Omicidio Willy, ora i fratelli Bianchi hanno paura delle ritorsioni e chiedono l’isolamento

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COLLEFERRO (ROMA) I fratelli Gabriele e Marco Bianchi, così come Mario Pincarelli, i giovani di Artena in carcere per l'omicidio del 21enne Willy Monteiro Duarte, si trovano ormai da una settimana in isolamento a Rebibbia. Per complessivi quattordici giorni debbono restare ciascuno in una cella diversa (ma questo anche per evitare che parlino tra loro) e a distanza da altri detenuti così come previsto dalla nuova procedura anti-Covid per tutti coloro che fanno ingresso in un istituto di pena.

La direzione, però, sta valutando di prolungare il loro confinamento anche allo scadere della quarantena sanitaria per ragioni cautelative. Il motivo? La paura di ritorsioni nei loro confronti da parte di altri reclusi ai cui occhi il pestaggio-omicidio di Willy, inerme e sopraffatto dalla violenza cieca del branco, appare un gesto vigliacco e odioso come quelli perpetrati ai danni di donne e bambini: una macchia nel curriculum criminale anche dei peggiori.

«Trascorse le due settimane di isolamento precauzionale per il Covid - afferma il garante per i detenuti del Lazio, Stefano Anastasia - effettivamente si dovrà valutare una adeguata forma di isolamento cautelativo per impedire che i tre possano essere oggetto di attenzioni per così dire sgradite all'interno del carcere.