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Napoli, una targa per le vittime di Calata San Marco3Foto© napoli.repubblica.it

Napoli, una targa per le vittime di Calata San Marco

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Il ricercato numero uno della Procura di Napoli non è un boss della camorra, né un latitante della malavita locale sparito dalla circolazione da chissà quanti anni. È un uomo giapponese che oggi ha 72 anni: Junzo Okudaira, ricercato sia in Italia sia, dall'Fbi, negli Usa. Il suo nome probabilmente non dirà nulla ai più, ma è responsabile di una delle pagine più tristi della città: è stato identificato come chi, il 14 aprile 1988, fece saltare in aria un'autobomba carica di dinamite, dadi e bulloni davanti al circolo USO, uccidendo cinque persone e ferendone altri 15.

Oggi si commemorano i 33 anni da quell'attentato, passato alla storia come la "strage di calata San Marco e ancora immerso nel mistero: è stato identificato soltanto Okudaira, ma i nomi dei suoi complici non sono mai saltati fuori.

Si sa che, allora 39enne, era arrivato a Napoli il 10 aprile, aveva alloggiato in un hotel nei pressi di piazza Garibaldi insieme ad una donna dai tratti orientali come lui, che si muoveva con un passaporto di Taiwan e col nome di Willy Liao e che aveva noleggiato una Ford Fiesta, la stessa che fu fatta esplodere alle 19:49 davanti al circolo statunitense quattro giorni dopo.