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Mueller, non potevamo incriminare Trump6Foto© ilfattoquotidiano.it

Mueller, non potevamo incriminare Trump

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“Se fossimo stati certi che il presidente non avesse commesso un reato lo avremmo detto”. Robert Mueller, il procuratore speciale che ha indagato sul Russiagate, in linea con le conclusioni del rapporto, ha spiegato che l’indagine non è riuscita a determinare una responsabilità dell’inquilino della Casa Bianca come quello di ostruzione della giustizia. “Dopo queste dichiarazioni è importante che il mio rapporto parli da solo” ha dichiarato lo special counsel. In ogni caso non avrebbe potuto incriminare il presidente in carica, in base alle linee guida del ministero della Giustizia.

Le interferenze russe “per danneggiare una persona candidare alla presidenza”

“Ci sono stati sforzi multipli e sistematici di interferire nelle nostre elezioni” e queste interferenze “meritano l’attenzione di tutti gli americani” ha continuato Mueller ribadendo la conclusione delle sue indagini sulle interferenze russe nelle presidenziali.

“Ufficiali dell’intelligence russa, parte dell’esercito russo, hanno lanciato un attacco coordinato al nostro sistema politico“, nel tentativo di “interferire con le nostre elezioni e danneggiare un candidato presidenziale” ha sostenuto il procuratore citando anche “l’uso di sofisticate tecniche informatiche per violare i computer e le reti usate dalla campagna di Hilary Clinton.