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Madre e figlia uccise, Maja: 'Ossessionato dal peso dei debiti'3Foto© www.tgcom24.mediaset.it

Madre e figlia uccise, Maja: 'Ossessionato dal peso dei debiti'

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«Mia moglie spendeva troppo e io non ero d’accordo con il lavoro che faceva». Con queste parole, Alessandra Maja, accusato di aver ammazzato la coniuge e la figlia di 16 anni nella loro villetta a Samarate (Varese), ha risposto ieri alle domande del gip durante l’interrogatorio di garanzia. Secondo il 57enne, infatti, l’attività di vendita di creme svolta da Stefania Pivetta, casalinga, «era una perdita di tempo». E come già emerso dalle testimonianze di amici e conoscenti, lui era tormentato dal pensiero dei soldi e dalla paura dei debiti.

In merito alle ragioni dell’omicidio – e dell’aggressione al figlio di 23 anni, che è sopravvissuto ma ancora in gravi condizioni –, Maja non si sarebbe espresso. «Mi sentivo un fallito, responsabile di non poter garantire lo stesso tenore di vita alla famiglia», avrebbe detto.

Da quanto si apprende, durante l’interrogatorio non sarebbe stato molto lucido e, come ha spiegato anche il suo legale Enrico Milani, «ha risposto sofferente alle domande, con un forte disagio». Nei giorni scorsi, l’uomo è stato ricoverato nel reparto di psichiatria del S. Gerardo di Monza, motivo per cui l’interrogatorio era stato rinviato.