Lombardia Film Commission, il commercialista Michele Scillieri patteggia 3 anni e 4 mesi
Michele Scillieri, uno dei commercialisti vicini alla Lega arrestati nell'inchiesta sul caso Lombardia Film Commission, collegato alle indagini sui presunti fondi neri del Carroccio, ha patteggiato 3 anni e 4 mesi e 83mila euro di risarcimento.
Il giudice per le indagini preliminari Lidia Castellucci ha accolto la richiesta di Scillieri e quella del cognato Fabio Barbarossa, anche lui coinvolto nell'inchiesta sulla compravendita del capanno di Cormano da parte dell'ente controllato da Regione Lombardia. Entrambi sono ai domiciliari e rispondono di peculato, turbativa d'asta. Sono stati invece prosciolti dai reati fiscali.
Michele Scillieri, nel cui studio è stata domiciliata la ‘Lega per Salvini premier’, per mesi ha collaborato con gli inquirenti e raccontato, tra l'altro, che gli era stato proposto di aprire uno studio associato con il tesoriere della Lega, Giulio Centemero, e con i revisori contabili del Carroccio Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni. Davanti agli inquirenti della Procura di Milano, il commercialista aveva raccontato anche che una parte dei soldi girata agli altri due professionisti coinvolti, Di Rubba e Manzoni, sarebbe finita alla Lega.