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Legge elettorale, Pd 'sposa' il proporzionale© ilfattoquotidiano.it

Legge elettorale, Pd 'sposa' il proporzionale

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Maggioritario addio. La Direzione Pd, con l'ok unanime a Nicola Zingaretti, mette in soffitta un 'asset' fondativo del Partito democratico e 'sposa' il proporzionale. Corretto, per la precisione. "Chiedo un mandato per valutare una legge proporzionale a un solo turno", un "proporzionale corretto con adeguati sbarramenti, liste corte, parità di genere e l'ipotesi del voto per gli studenti fuori sede", è stata la proposta del segretario.

Il Pd accetta insomma di accantonare il maggioritario, anche per togliere dal tavolo il Rosatellum: una "legge elettorale pessima che non dà nessuna garanzia di stabilità e può portare squilibri", la definisce Zingaretti. Sul tema molti gli interventi di Direzione, a quanto viene riferito. Con un fronte ampio a favore della proposta di Zingaretti. Da Dario Franceschini ad Andrea Orlando, Matteo Orfini, Gianni Cuperlo e Dario Parrini che siede al tavolo delle riunioni di maggioranza sulla legge elettorale.

Ieri l'ultimo vertice al Senato si è chiuso con 2 modelli sul tavolo: proporzionale con soglia di sbarramento nazionale al 5 per cento e un proporzionale simil spagnolo con soglia implicita circoscrizionale. Sui due sistemi le sensibilità tra i dem sono diverse ma "sono tecnicalità. Il dato è che il Pd oggi si è spostato sul proporzionale", dice un membro della Direzione.