Prevalentemente nuvolosoRoma21°
La corsa a ostacoli della commissione Von der Leyen3Foto© huffingtonpost.it

La corsa a ostacoli della commissione Von der Leyen

, 5 notizie, una visualizzazioni

È una vera e propria corsa a ostacoli, quella che Ursula von der Leyen deve correre per potersi insediare con la nuova Commissione europea il prossimo 1 dicembre. Se il versante francese è libero con il voto favorevole del parlamento europeo per Thierry Breton, a complicare il quadro sono, adesso, il fronte britannico e, in particolare, quello ungherese, che rinnova la preoccupazione tra la sinistra e tra i moderati per il peso che Viktor Orban potrebbe avere nel sistema politico europeo dei prossimi anni.

Il primo ha a che fare con la mancata nomina da parte del Regno Unito del commissario inglese comunicata ieri sera a Bruxelles da una lettera di Downing street. La Commissione ha lanciato una procedura di infrazione contro il Regno Unito per violazione degli obblighi previsti dal Trattato: l'esecutivo comunitario ha dato al governo Johnson fino al 22 novembre per rispondere, sottolineando che la nuova Commissione "deve entrare in carica il più presto possibile".

Quanto a Budapest, la commissione Affari esteri dell'Europarlamento ha bloccato la conferma del candidato commissario ungherese, Olivier Varhelyi, a cui è stato attribuito il portafoglio dell'Allargamento ma che non ha ottenuto la maggioranza dei due terzi richiesta per la conferma dopo l'audizione di ieri mattina. In particolare i gruppi del Partito Popolare Europeo, dei Conservatori e Riformatori Europei e di Identità e Democrazia si sono espressi a favore, mentre i Socialisti&Democratici, i liberali di Renew Europe, i Verdi e la Sinistra Unitaria Europa hanno votato contro la conferma.