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La Cina punisce il magnate dissidente: 18 anni di carcere a Sun Dawu3Foto© repubblica.it

La Cina punisce il magnate dissidente: 18 anni di carcere a Sun Dawu

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Pechino, 29 luglio 2021 - Ha “provocato problemi” e così si è beccato una condanna a 18 anni in un carcere cinese. Non proprio un Grand Hotel. Se il Mr Wolf di Tarantino i problemi li risolveva, Sun Dawu, uno dei magnati dell’agricoltura più ricchi della Cina, li creava al potere, e questo nella Repubblica Popolare non viene visto di buon occhio.

Difendeva i diritti degli imprenditori rurali e la libertà di esprimere il dissenso e la sua vicenda è rimasta praticamente nascosta fino a quando, ieri, un tribunale della provincia di Pechino, Gaobeidian, lo ha dichiarato colpevole di crimini come "radunare una folla per attaccare organi statali", "ostacolare l'amministrazione del governo" e "accogliere proteste e provocare problemi", un termine generico spesso usato contro i dissidenti.

Tutta la vicenda di Sun Dawu era rimasta segreta, a partire dall’arresto l’11 novenbre nel novembre scorso – effettuato nella sua azienda con quello di alcuni parenti e soci, in totale piùù di venti persone, comprese la moglie, due figli e la cognata - fino all’apertura del processo, celebrato a porte chiuse. L’arresto del miliardario è avvenuto dopo che la sua azienda – la Dawu Agricultural and Animal Husbandry Group con due miliardi di dollari di fatturato e novemila dipendenti - è stata coinvolta in una disputa fondiaria con una concorrente di proprietà statale.