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In Italia ci sono molte stazioni non autorizzate della polizia cinese6Foto© adnkronos.com

In Italia ci sono molte stazioni non autorizzate della polizia cinese

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Per Pechino si tratta di uffici aperti per assistere i cinesi all’estero con le pratiche burocratiche, come il rinnovo del passaporto o della patente. Ma dietro alle “stazioni di polizia” informali di Pechino all’estero si allungano altre ipotesi. E cioè che servano per sorvegliare i connazionali all’estero.

Nel mondo sono oltre un centinaio sparse in 53 Paesi, e l’Italia è il Paese che ne ospita di più. Sono ben 11, con la prima allestita a Milano dall’agenzia di pubblica sicurezza di Wenzhou a maggio del 2016.

A indagare sul caso fornendo stime e funzioni degli uffici è la ong spagnola Safeguard Defenders: nella prima ricerca sul controverso tema presentato a settembre, l’organizzazione aveva riferito che esistevano 54 stazioni di questo tipo nel mondo, provocando indagini in almeno 12 Paesi tra cui Canada (che dopo un ciclo di accertamenti ha ordinato la loro chiusura), Germania e Paesi Bassi.