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Il disastro ambientale che minaccia l'Artico7Foto1Video© quotidiano.net

Il disastro ambientale che minaccia l'Artico

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Mosca, 4 giugno 2020 - E' allarme in Siberia per la fuoriuscita in un fiume di una massiccia quantità di combustibile diesel e lubrificanti da una cisterna di un impianto del gigante dei metalli Norilsk Nickel, fortemente criticata dal capo del Cremlino per aver cercato di nascondere l'accaduto. Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ordinato lo stato d'emergenza.

La perdita è di oltre 20 mila tonnellate e si è verificata lo scorso 29 maggio, quando una cisterna di carburante è collassata in una centrale elettrica vicino a Norilsk, oltre il circolo polare artico. Si tratta del secondo più grave incidente del genere nella storia della Russia moderna, in termini di volume di sostanze tossiche fuoriuscite, ha spiegato l'esperto del Wwf Aleksei Knizhnikov. Il triste primato è detenuto ancora dalla fuoriuscita di greggio verificatasi per diversi mesi nel 1994, nella regione di Komi.

In una teleconferenza Putin ha strigliato il capo della controllata di Norilsk Nickel che gestisce la centrale, la Ntek, dopo che i vertici dell'azienda non hanno riferito l'accaduto in modo tempestivo. "Perché il governo deve saperlo giorni dopo? Dopo venire a sapere di situazioni d'emergenza dai social media?", ha tuonato il leader russo contro il capo della Ntek, Serghei Lipin.