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"Gramsci gay": vandali imbrattano il murale che celebra l'intellettuale a Turi4Foto© bari.repubblica.it

"Gramsci gay": vandali imbrattano il murale che celebra l'intellettuale a Turi

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La parola «gay» scritta — con vernice rossa — sul volto di Antonio Gramsci, politico, intellettuale, fondatore del Pci e dell’Unità, nato ad Ales vicino a Cagliari nel 1891. L’atto vandalico è stato compiuto nella notte di domenica a Turi, in provincia di Bari, nella zona di largo Pozzi.

L’opera ha l’obiettivo di ricordare il periodo in cui il politico e filosofo fu rinchiuso nel carcere di Turi durante il regime fascista, condannato a vent’anni di prigione: proprio durante la detenzione, nel 1929, iniziò a scrivere i «Quaderni dal carcere», che diverranno ben 33, uno sviluppo originale e approfondito della filosofia marxista.

Il libro fu pubblicato postumo da Einaudi nel 1947 e vinse il Premio Viareggio nello stesso anno. A causa delle gravi condizioni di salute, Gramsci — il detenuto 7.047 — nel 1934 chiese e ottenne la libertà condizionale, prima di morire il 27 aprile del 1937 nella clinica Quisisana di Roma, stroncato da un’emorragia cerebrale, pochi giorni dopo essere stato liberato.