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Fondi Lega: prestanome resta in carcere4Foto© www.tgcom24.mediaset.it

Fondi Lega: prestanome resta in carcere

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Sabato Sostegni è stato ascoltato per due ore proprio da Fanales e poi per altre quattro ore dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco e dal pm Stefano Civardi. Il 62enne è ritenuto dai magistrati il prestanome del commercialista vicino alla Lega Michele Scillieri. L'indagine milanese si affianca a  quella di Genova sui 49 milioni di euro che non si troverebebro più nelle casse del Carroccio e che, per le due procure, potrebbero essere confluiti in una "cassa esterna".

Nelle pagine dei verbali, sono presenti anche delle ammissioni. L'uomo ha spiegato, ad esempio, che quei 50mila mila euro chiesti con insistenza a Scillieri, di cui per gli inquirenti era una "pedina", Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, ex revisori contabili del Carroccio, non erano un'estorsione ma solo "un compenso per la sua attività".

Parte della "parcella" di Sostegni, almeno 20mila euro, sarebbe stata saldata. Difficile capire però perché per ottenere gli altri 30mila euro "pattuiti", l'uomo abbia dovuto tempestare di telefonate i commercialisti di fiducia della Lega. E perché minacciava di raccontare tutto ai giornalisti de L'Espresso e di Report, che già erano sulle tracce dell'affaire.