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Falcone, i tasselli mancanti della strage di Capaci20Foto© palermo.repubblica.it

Falcone, i tasselli mancanti della strage di Capaci

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A Capaci l’esplosione avvenne alle 17.56 e 48 secondi di sabato 23 maggio 1992. La strage mafiosa più nota e ricordata della storia italiana fu eseguita con 500 chilogrammi di tritolo, nitrato d’ammonio e T4 (ciclotrimetilentrinitroammina): devastò un tratto dell’autostrada A29 all’altezza del cartello dello svincolo per Capaci-Isola delle Femmine, a pochi chilometri da Palermo.

L’obiettivo erano le tre auto blindate  che componevano il convoglio che stava conducendo il giudice Giovanni Falcone, 53 anni, e sua moglie Francesca Morvillo, 47 anni e anche lei magistrato, dall’aeroporto di Punta Raisi a Palermo.

La prima, una Croma marrone, fu investita in pieno, completamente distrutta e sbalzata in un campo di ulivi lontano decine di metri. Morirono i tre agenti della scorta: Antonio Montinaro e Rocco Dicillo, entrambi trentenni, e Vito Schifani, di 27 anni.

Fu una strage di mafia ad effetti politici
Giulio Andreotti,
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