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Di Maio: lo statuto vieta intese col Pd. Ma è vuoto di liste civiche e candidati2Foto© huffingtonpost.it

Di Maio: lo statuto vieta intese col Pd. Ma è vuoto di liste civiche e candidati

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DALL’INVIATO A BOLOGNA. Il volantino diceva che «l’incontro era pubblico», «aperto a tutti i cittadini». Poi lo staff di Luigi Di Maio ha precisato che non sarebbe stato consentito l’accesso ai giornalisti. Il leader entra nel salone dei convegni nel Savoia Hotel Regency con una buona mezzora di ritardo, tra gli applausi dei militanti.

All’inizio si fa un po’ di confusione, perché in contemporanea ci sono altri due eventi, e così anche il sottosegretario Vittorio Ferraresi si infila nella porta sbagliata. Ci mette meno di un’ora Di Maio a dire come la pensa sulle elezioni in Emilia-Romagna e l’alleanza con il Pd: «Il nostro statuto ci vieta di sostenere il candidato di un altro partito, ne ho parlato anche con Beppe Grillo».

Il leader però dopo si lascia andare a una frase che sembra alludere al voto disgiunto: «Rubateci il programma» .