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Crisi Libia, Erdogan-Putin chiedono cessate il fuoco da domenica41Foto© www.tgcom24.mediaset.it

Crisi Libia, Erdogan-Putin chiedono cessate il fuoco da domenica

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Le espressioni non sono quelle di due avversari: Vladimir Putin, coinvolto in Libia alle spalle del generale Khalifa Haftar, e Recep Tayyip Erdogan, alleato del premier Fayez al-Serraj, sono affiatati anche nei gesti. Come potrebbe essere diversamente? A Istanbul i due leader hanno inaugurato un gasdotto che rafforzerà il legame energetico tra i due Paesi, alimentando la Turchia con altro gas russo. È la base dell’intesa tra Mosca e Ankara: realizzeremo molti altri progetti insieme, dice Putin.

Il primo, il più urgente, riguarda appunto la Libia: i due uomini che ne stanno influenzando sempre di più il destino hanno invitato Tripoli e Bengasi a proclamare un cessate il fuoco, a partire da domenica 12 gennaio. L’offensiva aerea e terrestre lanciata dal generale Haftar contro il governo di unità nazionale di Tripoli, riconosciuto dalla comunità internazionale, dovrebbe fermarsi dopo essersi spinta fino alle porte della capitale.

Lo schema russo-turco, che potrebbe preludere a una divisione della Libia in zone di influenza, anche sul fronte dell’energia, è collaudato. In Siria Putin ed Erdogan hanno confermato di recente la capacità di non darsi fastidio a vicenda anche dove esistono divergenze, se pure profonde. Nell’accettazione dei rispettivi interessi, poiché l’interesse principale per entrambi è restare in buoni rapporti.