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Crisi di governo, Conte potrebbe salire già oggi al Quirinale16Foto1Video© ansa.it

Crisi di governo, Conte potrebbe salire già oggi al Quirinale

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Il Conte-bis finisce oggi alle nove in punto. Da quel momento, dopo aver comunicato in Consiglio dei ministri la decisione di dimettersi prima di salire al Quirinale, l’avvocato si lancerà nella costruzione del suo terzo governo. Quel famoso Conte-ter, contro cui il presidente del Consiglio ha lottato con le unghie e con i denti, temendo di non riuscire più a rientrare a palazzo Chigi. «Se mi dimetto, chi mi garantirà di non essere vittima di agguati?», si chiedeva ancora ieri mattina. E in serata, dopo aver posticipato a oggi le dimissioni, ha confidato: «Qui rischio di restarci secco...».

Il premier, insomma, subisce una crisi al buio. La resa è avvenuta per tre ragioni. La prima: senza l’azzeramento dell’attuale governo, l’arruolamento degli ormai famosi e (per ora) latitanti “volenterosi” si era rivelato un fallimento. La scorsa settimana, nonostante l’opera di proselitismo di Conte e di Bruno Tabacci, l’asticella del Senato si era fermata a 156 voti.

Troppo pochi per andare avanti. Adesso la speranza del presidente del Consiglio è che le sue dimissioni e la prospettiva «nero su bianco» di un esecutivo nuovo di zecca, possa spingere un consistente drappello di senatori a farsi avanti creando un gruppo autonomo.