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Coronavirus, Gravina: Non firmerò blocco campionati, sarebbe morte calcio2Foto© fanpage.it

Coronavirus, Gravina: Non firmerò blocco campionati, sarebbe morte calcio

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Pubblicato il: 30/04/2020 02:01

"Mi auguro che il mondo del calcio, che ha un impatto altamente sociale nel nostro Paese, possa ripartire con minori individualismi. Il piano B in caso di stop definitivo del calcio? Il mio senso di responsabilità mi porta ad avere un piano B, C, D. Ma se esso deve far rima con 'è finita' dico che, finché sarò Presidente della Figc, non firmerò mai per il blocco dei campionati, perché sarebbe la morte del calcio italiano". Sono le parole del presidente della Federcalcio Gabriele Gravina nel corso del primo meeting online dell’Ascoli Calcio 'Crescere Insieme'.

"Con la chiusura totale il sistema perderebbe 700-800 milioni, se si dovesse giocare a porte chiuse 300 e si ripartisse a porte aperte la perdita ammonterebbe a 100-150 milioni, anche se quest'ultima ipotesi non è percorribile", ha aggiunto Gravina. "Io sto tutelando gli interessi di tutti, quindi, ripeto, mi rifiuto di mettere la firma ad un blocco totale, salvo condizioni oggettive, relative alla salute dei tesserati, allenatori, staff tecnici e addetti ai lavori, ma qualcuno me lo deve dire in modo chiaro e mi deve impedire di andare avanti".

"Noi abbiamo forti responsabilità contrattuali verso partner e istituzioni internazionali, Uefa, Fifa. In Francia è il Governo che ha stabilito ciò che doveva fare la Federazione. Il Paris Saint Germain, ad esempio, ha detto subito di aver perso 200 milioni dopo l'annuncio della chiusura del campionato ed al momento non sa se riuscirà a partecipare alle coppe europee.