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Coronavirus, ecco l’algoritmo che può prevedere picchi e focolai2Foto© huffingtonpost.it

Coronavirus, ecco l’algoritmo che può prevedere picchi e focolai

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Le ricerche su Google, i post su Twitter, persino le misure dei termometri smart, se letti sapientemente possono predire focolai e picchi nei casi di Covid-19. A mettere a punto un algoritmo in grado di analizzare diversi parametri del mondo reale è stato un gruppo di ricercatori coordinato da Mauricio Santillana dell'università di Harvard, secondo cui il sistema riesce ad anticipare un aumento dei casi anche di tre settimane.

Il modello sviluppato, per ora pubblicato solo su un sito di preprint, combina l'analisi delle ricerche su Google con quella dei post su Twitter, con le ricerche fatte dai medici sulla piattaforma specializzata UptoDate, con i dati anonimizzati degli spostamenti ricavati dagli smartphone e con le misure dei termometri 'smart' della Kinsa, che inviano i dati ad un server centrale.

Ognuno di questi elementi viene 'pesato' per importanza e integrato nel modello matematico. Il sistema è stato testato sull'andamento dei casi negli Usa a marzo e aprile, ed è riuscito ad anticipare i picchi anche di tre settimane.